Ernesto Gismondi 1931-2020, il 31 dicembre ci ha lasciati l’ingegnere fondatore di Artemide e progettista di molti modelli dell’azienda, con la sua firma o con qualche pseudonimo, dal 1959 anno di fondazione dell’azienda sino al 2018 con Discovery che gli valse il Compasso d’oro

Artemide Ernesto Gismondi

Ernesto Gismondi 1931-2020

Questa foto, assieme a quella di copertina, è la migliore per ricordare Ernesto Gismondi. La scena è illuminata dal modello Nur, intorno i numerosi collaboratori. L’ingegnere è seduto sulla sedia Selene, design Vico Magistretti, una delle divagazioni di Artemide in territorio non suoi che però ha lasciato il segno. Infatti è stata inserita copertina del catalogo 2018 assieme al modello Discovery, l’ultimo progetto di Gismondi che gli valse il Compasso d’oro. Selene è uno dei miei prodotti preferiti, ogni tanto la utilizzo in ufficio.

L’innovazione e la trasversalità sono stati a mio avviso i due tratti principali dell’ingegnere aeronautico che assieme a Sergio Mazza nel 1959 fonda Artemide. Da buon navigatore, il nome della sua barca era Edimetra, Artemide al contrario, sapeva tenere dritto il timone sulle onde del design. Fiutando però il vento che lo portava ad innovare in maniera trasversale. Questa è stata la mia impressione dal primo incontro nel novembre del 1985, foto a fianco con mio padre, sino al nostro ultimo incontro al Light&Building del 2018 a Francoforte.

Artemide Ernesto Gismondi

Da buon decente sapeva che la formazione ed i testi erano fondamentali per promuovere correttamente i prodotti di Artemide. Già a metà anni ottanti venivano organizzati i corsi nella sede di Pregnana Milanese. Nello stesso periodo iniziavano le sponsorizzazioni per la pubblicazione di libri che promozionassero il design italiano.

Per capire la qualità dei suoi progetti non devo fare troppa fatica, mi basta allungare la mano sul comodino ed accendere Kaio, il primo modello a LED da tavolo, essenziale nel disegno e solidissimo nella struttura. La serie di micro diodi gialli è inframmezzata da diodi rosso per dare la giusta temperatura di luce. Era il 2004.
Qualche anno prima, sempre su progetto dell’ingegnere, venne prodotta E-Light la prima lampada pensata per illuminare la sola tastiera dei computer. Siamo a fine anni ’90 ed Apple aveva appena lanciato iMac, i colori della scocca erano in plastica traslucida, la sorgente un fluorescente di ridottissime dimensioni. A differenza della Kaio il prezzo di E-Light era molto competitivo ma l’arrivo dei LED non vide l’upgrade con le nuove sorgenti.

Chiudo il post su Ernesto Gismondi 1931-2020 con un aneddoto che non ho mai avuto modo di verificare con l’interessato. Però mi è stato riferito “da persona fidata”. A fine anni ’80 l’ingegnere cena in un ristorante e nota un lampadario a braccia multicolore. Si informa sul progettista ed il produttore. L’azienda in seguito a questa segnalazione ricominciò a credere in questo prodotto e le vendite ripreso ad anni di distanza dalla presentazione. L’ingegnere dal canto suo non restò fermo ed inizio la collaborazione di Artemide con le aziende di quel settore. Il successo è stato notevole, e per i pezzi ancora a disposizione lo è ancora.

Matteo Vivian

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